UNA FOTO CHE VALE PIÙ DI MILLE PAROLE

Hofman - cavalluccio e cotton fioc

In questo scatto realizzato in Indonesia, il fotografo statunitense Justin Hofman, finalista all’edizione 2017 del “The Wildlife Photojournalist Award”, ha immortalato un giovane Cavalluccio marino (Pesce Signatide) che, al posto di agganciarsi alle alghe o ai coralli, usa un cotton fioc.

L’INQUINAMENTO MARINO DA PLASTICA È UNA REALTÀ CHE RIGUARDA TUTTI. CHE CI RIGUARDA TUTTI.
Paola Iotti, naturalista, socia fondatrice di ISM (Istituto per gli Studi sul Mare di Milano) che dal ’97 opera nel campo della divulgazione della biologia marina, ci sottopone questa riflessione:
“occupandomi per lavoro anche di monitoraggio dei rifiuti spiaggiati, vi assicuro che i cotton fioc, assieme ai mozziconi delle sigarette, sono i dominatori assoluti delle spiagge nostrane, spesso molto più abbondanti anche delle conchiglie.
Ci tengo lapalissianamemte a precisare che ciò che buttiamo nel water, va in mare.
Un cotton fioc buttato 20 anni fa oggi lo troviamo perché, in virtù della sua forma, passa tranquillamente attraverso i depuratori. Ed essendo di plastica (soprattutto quelli più vecchi, oggi c’è una certa inversione di tendenza) si decompongono in decenni, così si accumulano sulle nostre spiagge.
Si accumulano… Si accumulano… Si accumulano… ”

EPPURE BASTEREBBE COSÌ POCO…
Il cotton fioc è uno degli oggetti che finisce più spesso nel water e di conseguenza in mare.
Basti pensare che, in base a una recente analisi di Legambiente, il 10 percento dei rifiuti trovati sulle spiagge italiane è composto proprio da cotton fioc, con oltre settemila pezzi individuati.
Si stima che entro il 2050 il peso totale della plastica presente nei mari e negli oceani, non solo di quelli indonesiani e cinesi (i più inquinati al mondo), supererà quello dei pesci. Del resto ogni anno vi gettiamo oltre otto milioni di tonnellate di rifiuti composti da questo materiale.
Dice Hoffman: “È una fotografia che vorrei non esistesse, ma adesso desidero che tutti la vedano”.

Non dimentichiamoci che la nostra negligenza mette a rischio il nostro futuro. Differenziare è un dovere, non un mero obbligo legislativo!

(foto © 2017 Guardian News and Media Limited or its affiliated companies. All rights reserved)

Per approfondimenti: scienze.fanpage